L'illusione della bacchetta magica
Quando l'Intelligenza Artificiale diventa un feticcio invece che uno strumento
Fabrizio Mazzeo
6/11/20253 min read


Immaginate di osservare un artigiano del Rinascimento nel suo laboratorio. Davanti a lui, disposti con cura su un banco di legno massiccio, decine di strumenti: scalpelli di diverse dimensioni, lime, compassi, squadre. Ognuno ha il suo scopo preciso, la sua funzione specifica. L'artigiano non sceglie mai lo strumento a caso: prima studia il materiale, poi individua il problema, infine seleziona l'attrezzo giusto.
Pensate che sarebbe mai venuto in mente a Michelangelo di comprare uno scalpello nuovo e poi chiedersi: "E ora, cosa ci faccio?" Eppure, questo è esattamente l'errore che commettono molte aziende quando si avvicinano all'Intelligenza Artificiale.
È quello che potremmo definire "l'errore della bacchetta magica": la convinzione che l'IA sia una soluzione universale piuttosto che uno strumento specializzato. "Abbiamo dei problemi? Usiamo l'Intelligenza Artificiale e tutto si risolverà." Ma guardate bene: la realtà funziona in modo completamente diverso.
Spesso l'entusiasmo, alimentato da quello che leggiamo sui giornali o sentiamo nelle conferenze, ci porta a formulare la domanda sbagliata: "Come posso usare l'IA nella mia azienda?" Ma fermatevi un attimo, perchè questa domanda mette il carro davanti ai buoi.
È come entrare in una ferramenta e dire al commesso: "Vendetemi il trapano più potente che avete", senza sapere se dovete appendere un quadro o scavare un pozzo. Rischiate di ritrovarvi con uno strumento straordinario tra le mani, ma che non sapete dove utilizzare.
La domanda giusta, invece, è tutt'altra: "Quali sono i problemi concreti che oggi rallentano o complicano la mia attività?"
Guardate da vicino la vostra azienda o la vostra struttura. Forse avete difficoltà a rispondere velocemente alle richieste dei clienti. O perdete troppo tempo in compiti ripetitivi che vi sottraggono energie preziose. Magari fate fatica a gestire le scorte di magazzino, oppure non riuscite a capire quali offerte stanno davvero performando bene sul mercato.
Solo dopo aver identificato questi nodi - questi veri punti critici - ha senso chiedersi: "L'Intelligenza Artificiale può darmi una mano proprio su questo aspetto?"
Pensate ad alcuni esempi concreti che osservo quotidianamente nelle aziende. Nel servizio clienti, magari rispondete alle email in ritardo, i clienti si lamentano, e i vostri operatori sono letteralmente sommersi dalle richieste. In produzione o logistica, ci sono sprechi, errori, ritardi che vi costano caro ogni giorno. Nelle receptions, non riuscite a decifrare davvero cosa vogliono i vostri clienti, oppure brancolate nel buio su quali canali di comunicazione privilegiare. Nella gestione del magazzino, alcuni prodotti restano fermi per mesi mentre altri finiscono sempre troppo in fretta.
Ma guardate come si evita questo errore metodicamente:
Il primo passo consiste nel definire il problema in modo chirurgico. Non limitatevi a dire "voglio aumentare le vendite", ma scavate più a fondo: "Cosa mi sta rallentando nel vendere di più?" Forse è il fatto che i clienti vi scrivono, ma ci mettete troppo tempo a rispondere. E allora il vero problema è la lentezza nel servizio clienti, non le vendite in senso generico. Oppure non riuscite a consegnare le camere in orario? Quindi la questione riguarda la logistica, o forse il personale.
Il secondo passo prevede di mappare accuratamente il processo coinvolto. Osservate come funziona oggi quel particolare flusso di lavoro. Prendete carta e penna, o utilizzate una lavagna se necessario. Se il problema sono le email, provate a disegnare il percorso che compie una richiesta dal momento in cui arriva nella vostra casella di posta a quando viene effettivamente gestita. Questo esercizio vi aiuta a identificare esattamente dove si inceppa il meccanismo.
Il terzo passo è forse il più importante: iniziate sempre in piccolo. Non serve progettare subito un'operazione grandiosa, costosa e complessa. È molto più saggio partire da un caso concreto e circoscritto. Un piccolo intervento mirato, su un problema ben definito.
Anche voi, concettualmente, ora potete vedere chiaramente la differenza: questo è un uso concreto e sostenibile della tecnologia. Mirato, utile e immediatamente applicabile anche in una piccola realtà.
Ricordate sempre questo principio fondamentale: l'Intelligenza Artificiale è un mezzo, non il fine. Non innamoratevi della tecnologia in sé, ma del risultato che può aiutarvi a ottenere. Solo così diventa davvero uno strumento prezioso per far crescere la vostra azienda, esattamente come quello scalpello nelle mani dell'artigiano rinascimentale: potente quando è nelle mani giuste e utilizzato per lo scopo giusto.
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